Il matrimonio può essere celebrato con rito civile o religioso, il primo è normalmente meno impegnativo
nell’organizzazione, il secondo ha regole più tradizionali da rispettare.
Il bon ton richiede tradizione precise nella divisione delle spese.
Famiglia della sposa.
Partecipazioni, corredo e abito della sposa, spese per il ricevimento e la cerimonia, automobile e autista.
Il prezzo è nettamente superiore nel caso in cui i nubendi si sposano in chiesa, in tal caso bisogna
provvedere all’addobbo della chiesa, fiori, musica, vestiti dei paggetti e damigelle, offerta alla chiesa
prescelta.
Famiglia dello sposo.
Fedi, bouquet, arredamento della casa, viaggio di nozze.
Invio delle partecipazioni:
Avverrà circa un mese prima del matrimonio.
Gli sposi e le rispettive famiglie provvederanno a redigere la lista degli invitati. La formula classica
richiede a sinistra partecipano il matrimonio della figlia i genitori della sposa, a destra quello dello
sposo. La busta va rigorosamente scritta a mano e in bella grafia.
Se gli sposi non sono più giovanissimi partecipano da soli il loro matrimonio.
Cerimonia.
Secondo le regole del bon ton la famiglia dello sposa
starà a destra, quello dello sposo a sinistra, gli amici si accomoderanno come desiderano. Lo sposo
arriverà venti minuti prima e attenderà la futura moglie davanti l’autorità celebrante.
I testimoni dello sposo si disporranno a sinistra, quelli della sposa a destra. La sposa arriverà
accompagnata dal padre e siederà alla destra del futuro marito.
Regali.
Da molti anni gli sposi preferiscono aprire la lista di nozze presso negozi specializzati. Informarsi
in tempo in quanto troverete tutti i desideri degli sposi e si evitano così inutili doppioni o regali
non graditi.
Il regalo più importante rimane quello dei genitori e dei testimoni.
Testimoni.
Sono i parenti o gli amici più cari.
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